Triage ostetrico e ginecologico
Introduzione
La gravidanza è il più importante processo fisico ed emotivo per la preparazione alla nascita.
Durante i nove mesi il corpo della donna cambia lentamente grazie agli ormoni che preparano tutti gli organi; questo processo avvicina la donna al suo bambino e le permette una crescita interiore emotiva che le darà la forza utile per affrontare il momento della nascita. Fondamentale è riuscire a vivere la gravidanza in modo consapevole, sperimentando momento per momento le singole difficoltà e reazioni acquisendo competenze e responsabilità che le permetteranno di raggiungere il proprio equilibrio personale e di salute e poter infine decidere le modalità ed il luogo ideale del parto per sé e per il proprio bambino.
Negli ultimi 40 anni si sono verificati, come in molti paesi a economia avanzata, notevoli cambiamenti nella sfera riproduttiva. Se analizziamo lo scenario italiano, assistiamo ad un allungamento della vita e, al tempo stesso, ad una diminuzione delle nascite: dai dati ISTAT sono 514.308 i nati nel 2013, quasi 20 mila in meno rispetto al 2012 (-3,7%).
L’Italia, come è noto, è caratterizzata dal persistere di un regime di fecondità bassa e tardiva (Istat 1997, 1998, 2000, 2003, 2013). Nel periodo 2000-2010 la fecondità della popolazione residente è cresciuta lievemente passando da 1,26 a 1,46 figli per donna, mentre l’età media alla nascita del primo figlio è arrivata a ridosso dei 30 anni. Nel biennio 2011-2012 il valore del tasso di fecondità totale ha registrato nuovamente una lieve battuta d’arresto (1,42 nel 2012).
Il dato statistico dell’Unione Europea mostra anche che l’età media alla nascita al primo figlio, compresa tra 26 e 30 anni, varia da stato a stato e vede l’Australia e il Portogallo tra le nazioni dove l’età media è più bassa; l’Italia è invece fanalino di coda con un’età media intorno ai 30 anni. Analizzando la causa principale che ha provocato un aumento dell’età materna troviamo soprattutto la ricerca di realizzazione nell’ambiente lavorativo e nella vita sociale: si allunga quindi la carriera scolastica e il percorso per raggiungere una posizione lavorativa che garantisca una sicurezza economica. Come è noto, però, con l’avanzare dell’età nella donna, ai problemi legati alla fertilità improvvisamente si possono aggiungere emergenze ostetriche e ginecologiche. Non tutte le visite di emergenza comportano una crisi tale da mettere in pericolo la vita. Dal punto di vista della paziente l’ emorragia è un improvviso ed inaspettato evento che richiede immediata attenzione da parte di una équipe interdisciplinare. Un piano di trattamento utile è più difficile nelle emergenze ostetriche perché esse sono complicate dal fatto che sono coinvolte due vite.
L’approccio SOAP provvede a dare i dati relativi al problema, alla valutazione e al piano d’azione dando un conciso rilievo a ciò che è importante:
- SUBJECTIVE DATA (segni soggettivi). Comprendono i segni che mostra la paziente e la sua storia essenziale. Comunemente queste informazioni sono date dalla paziente stessa, benché, in determinate condizioni di emergenza, la storia debba essere ottenuta da un membro della famiglia o da un amico.
- OBJECTIVE DATA (segni oggettivi). Comprendono i dati derivanti dall’esame fisico e dalle indagini di laboratorio preliminari.
- ASSESSMENT (valutazione). Fornisce una sintesi dei segni di base oggettivi e soggettivi. Questo include:
- diagnosi differenziale, ossia le possibilità diagnostiche che devono essere prese in considerazione,
- fattori eziologici o predisponenti che possono essere responsabili per il problema clinico,
- complicazioni o problemi associati, il cui trattamento deve essere anticipato o preso in considerazione per la formulazione della diagnosi e dei piani terapeutici,
- una valutazione della gravità del processo patologico o della sindrome clinica.
- PLAN (piano). È diviso in tre parti:
- dati diagnostici addizionali che a loro volta includono: indagini di laboratorio, indagini radiologiche, ecografie ed altre procedure diagnostiche che possano inquadrare il problema della paziente e fare emergere altre possibili diagnosi.
- il programma di trattamento include gli scopi terapeutici, dunque la terapia iniziale, le medicazioni, la chirurgia, la dieta, l’attività etc.
- le istruzioni alla paziente comprendono le informazioni che una donna deve ricevere al fine di sentirsi partecipe del processo di recupero della propria salute. L’educazione della paziente è una componente importante del piano di trattamento, dal momento che l’impatto emozionale di un’improvvisa malattia può avere un potenziale tale di invalidità e di incapacità da rappresentare esso stesso un problema medico. Le emergenze ostetrico-ginecologiche, in particolare, non soltanto interrompono le usuali attività della donna e i suoi progetti, ma coinvolgono anche le sue aspettative per una gravidanza futura e per la sua attività sessuale.
La gravidanza è un evento fisiologico, ma negli ultimi tempi si è assistito ad un progressivo aumento di donne che intraprendono per la prima volta la maternità in età superiore ai 35 anni. Questo può causare maggiore ansia soprattutto negli ultimi mesi di gestazione e le donne allarmate da dolori pelvici o emorragie si recano in pronto soccorso richiedendo cure mediche
OBIETTIVO DEL CORSO
L’obiettivo dell’elaborato è analizzare le varie situazioni di emergenza-urgenza andando ad attribuire un codice colore. Si vuole sottolineare l’importanza del triage ostetrico svolto dall’ostetrica triagista in pronto soccorso, la quale attribuirà il codice basandosi sul SOAP
PAROLE CHIAVE
AREA DOWNLOAD
– TABER: Manuale delle urgenze ostetriche e ginecologiche. Edizione italiana a cura di A. Cardone. Editoriale Grasso
– FNCO 1993: Europa chiama Italia: l’ostetrica è pronta?. Atti del 27° Congresso Nazionale delle Ostetriche, Giardini Naxos (ME).
Caratteristiche
- Lezioni 15
- Quiz 1
- Durata 38 minuti
- Lingua Italiano
- Studenti 128
- Attestato No
- Valutazione Autonoma
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TEST DI VERIFICA